Effetto anti-ischemico della Trimetazidina nei pazienti con ischemia miocardica postprandiale non è correlato alla composizione del cibo


Precedenti studi hanno fornito evidenza di una significativa riduzione della riserva di flusso coronarico dopo ingestione di cibo di diversa composizione.

E’ stato ipotizzato un possibile ruolo dell’iperinsulinemia e di aumentati livelli di acidi grassi liberi, che sono deleteri durante ischemia miocardica acuta e riperfusione.

Ricercatori dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano hanno valutato nei pazienti con malattia coronarica stabile gli effetti dei cibi ad alto contenuto di grassi e dei cibi ad alto contenuto di carboidrati sulla soglia ischemica e sulla funzione ventricolare sinistra dopo stress.

Dieci pazienti, di cui 9 maschi e di età media 68 anni, sono stati allocati al placebo e alla Trimetazidina 40mg tid ( Vastarel ), entrambi somministrati nelle 24 ore che precedevano il test.

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad ecocardiografia da stress a digiuno ( 8 ore ) e dopo un pasto ad alto contenuto di grassi ed uno ad alto contenuto di carboidrati ( 2 ore ).

Il pasto ad alto contenuto di grassi non ha modificato le variabili al test di esercizio rispetto al digiuno, mentre il pasto ad alto contenuto di carboidrati ha comportato una riduzione della soglia ischemica.

Rispetto al placebo, la Trimetazidina ha migliorato il tempo alla depressione di 1mm del segmento ST a digiuno, dopo un pasto ad alto contenuto di grassi , dopo un pasto ad alto contenuto di carboidrati.

Rispetto al placebo, l’indice di punteggio di cinetica di parete ( WMSI ) dopo stress-eco, sotto trattamento con Trimetazidina, si è ridotto a digiuno e dopo un pasto ad alto contenuto di grassi e ad alto contenuto di carboidrati.

I benefici della Trimetazidina, un inibitore parziale degli acidi grassi, sembrano non essere correlati alla composizione del pasto e sono probabilmente prodotti dal miglior utilizzo del glucosio, indotto dal farmaco. ( Xagena2006 )

Fragasso G et al, Am Heart J 2006; 151: 1238.e1-1238.e8

Cardio2006 Farma2006


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